Parrocchia di San Romano

LA PARROCCHIA

La nostra parrocchia si sviluppa in una vallata alle pendici dell′Appennino, a pochi chilometri da Pistoia, e comprende tre strutture distinte, ciascuna con una propria storia e identità, che insieme esprimono la ricchezza spirituale della comunità.

La Chiesa di San Romano è un′antica pieve risalente all′XI secolo, uno dei luoghi più significativi del territorio. Collegata storicamente alla chiesa di San Bartolomeo a Pistoia, è stata testimone di secoli di devozione e vita cristiana. Il Santuario della Madonna delle Grazie da sempre meta di pellegrinaggi e luogo di preghiera, dedicato alla venerazione della Madonna e l′Aula Liturgica la chiesa più recente della parrocchia, inaugurata nel 2017, una struttura moderna e funzionale, pensata per accogliere al meglio i fedeli. Con una capienza fino a 300 persone, è particolarmente utilizzata durante il mese di maggio, quando i pellegrini accorrono numerosi.

IL SANTUARIO

Il Santuario, che nel 2025 è Chiesa Giubilare. nasce nel 1363, in seguito all′apparizione della Madonna a una giovane pastorella di nome Maria, figlia di Biancone da Lippe. La Vergine indicò alla ragazza il luogo in cui si trovava una sua antica effigie, nascosta tra i rovi. Dopo averla rinvenuta, insieme a una croce di legno, fu costruito un Oratorio per accogliere i fedeli che da allora cominciarono ad arrivare sul luogo. Il percorso dell′Apparizione viene descritto bene dalla preghiera di Mons. Mansueto Bianchi.

L′immagine ritrovata raffigura la Madonna con il Bambino, accompagnata da San Sebastiano e San Rocco. L′affresco è datato 1263 ed è conservato all′interno del Santuario. All′interno del Santuario, che nei secoli è stato teatro di eventi miracolosi, è possibile vedere e toccare il sasso su cui la Madonna apparve alla pastorella. Il Santuario è ancora oggi meta di pellegrini che vi si recano per chiedere grazie e ringraziare la Madonna di Valdibrana.

LA STORIA

TRA I ROVI E LE SPINE, L′EFFIGIE DELLA MADONNA

Lungo le strade delle contrade rurali pistoiesi è frequente imbattersi, come avviene in altri paesini della penisola italiana, in "Margini" o Tabernacoli, al cui interno vi sono raffigurate immagini sacre, la maggior parte delle quali aventi per soggetto Maria con in braccio il bambino.
Anche Valdibrana, piccolo paese situato in una vallata alle pendici dell′Appennino e distante pochi chilometri da Pistoia, venera un′antica effigie della Madonna, risalente al XIII secolo. Sebbene l′affresco sia lontano dall′armoniosa bellezza di un Raffaello, l′immagine è sempre stata oggetto di venerazione, perché fu scoperta in seguito all′apparizione di Maria Santissima, avvenuta dodici anni dopo l′epidemia del 1348 che colpì anche il territorio pistoiese, decimando la popolazione locale.
Nel 1360 Maria, figlia di Biancone da Lippe, attendeva al gregge affidatole dal padre, quando sul far della sera si accorse di aver smarrito due pecorelle; dopo una vana ricerca, temendo di tornare a casa senza di quelle, sfinita dalla fatica, si adagiò sopra un ciglio e fu colta dal sonno. Addormentatasi le apparve una Signora vestita di bianco, che le disse con voce soave: «Alzati, prendi le tue pecorelle e torna tranquilla a casa; vieni a visitarmi spesso: io ho qui la mia dimora».
Ritornata di buon mattino a casa, raccontò l′accaduto al padre, che decise di recarsi insieme alla figlia sul luogo dove aveva visto la Signora; tuttavia, dopo zelanti ricerche non trovarono che un vecchio muro diroccato, su cui restavano tracce di pittura e, non prestando la dovuta attenzione all′esiguo particolare, pensarono di fare ritorno alla loro magione.
La notte seguente però la Signora apparve di nuovo alla fanciulla, rimproverandola perché non era andata a visitarla; le intimò anche di riferire al Parroco di San Romano che nel ciglio, su cui ella si era riposata, si trovava una sua effigie, che doveva essere liberata dai rovi e dalle spine, nonché dalla terra che la ricopriva, nascondendola dallo sguardo umano.
Poiché anche Biancone ebbe la stessa visione, entrambi ritennero giusto informare il Parroco della vicenda. La pastorella decise di precederli sul luogo e quando il padre e il Parroco arrivarono la videro inginocchiata a parlare. Poiché non videro nessuno, le chiesero con chi parlasse; la fanciulla rispose che stava dialogando con una Signora che teneva in braccio un bambino; compresero che si trattava della Vergine Maria.
Il padre allora tagliò i pruni e gli sterpi e, dopo aver scavato, riportò alla luce un antico dipinto, su cui era raffigurata la Madonna con in braccio il Figlio, alla destra San Sebastiano e alla sinistra San Rocco; accanto a questa effigie rinvenne anche una croce di legno.
Nel Segreto di Maria San Luigi da Montfort invita a contemplare la bellezza dell′icona della Vergine: «Maria è la meravigliosa eco di Dio. Quando si grida "Maria!", essa risponde "Dio?"» (SM 21).
Questa è la sensazione che si genera nell′animo del fedele alla vista dell′immagine della Madonna di Valdibrana, che forse per volontà divina è riuscita a vincere le barriere del tempo e a conservarsi pressoché intatta (nel 1650 si scoprì sul dipinto la seguente iscrizione: «Valerio Virgilio Ciappini dipinse l′immagine il 22 Luglio 1263»), perché potesse generare nei credenti un profondo sentimento di unione con Dio, che infiamma ulteriormente il cuore, allorché nella cappellina del Santuario, custode dei numerosi ex-voto dei fedeli, tocchiamo con mano il sasso su cui Nostra Signora apparve alla giovane pastorella.
Difatti, in seguito alla miracolosa apparizione e alla fama del prodigioso ritrovamento, accorsero fedeli da ogni parte, cosicché in questa valle cominciarono ad echeggiare i canti dei pellegrini, che sempre più numerosi si innalzavano in onore della Madre di Dio. Nel 1363 Biancone insieme ad altre tre famiglie del luogo decise di costruire un Oratorio ed erigere un altare davanti alla sacra effigie, rimasta nel punto esatto in cui era stata scoperta; sorse così la prima chiesetta campestre che, rivelatasi insufficiente ad accogliere i molti pellegrini, subì nel corso del tempo vari lavori.
Il più importante fu quello realizzato nel 1650, che ingrandì notevolmente l′Oratorio; oltre a quello eseguito nel 1770, degno di nota è anche l′operato ultimato nel 1905, grazie alla cooperazione di 53 popoli della diocesi, nonché all′aiuto del Parroco Silvio Maffucci e dell′allora vescovo di Pistoia S. E. Mons. Marcello Mazzanti, che portò all′odierna costituzione del Santuario.1 San Bernardo nell′Omelia 11 super "Missus est" ha scritto: «Nei pericoli, nelle afflizioni, nelle incertezze pensa a Maria, invoca Maria. Che ella non si allontani dalla tua bocca, né dal tuo cuore; e per ottenere l′aiuto della sua preghiera, non lasciare mai l′esempio della sua vita. Se la segui, non ti puoi perdere; se la invochi non puoi disperare; se pensi a lei, non ti puoi ingannare. Se lei ti protegge non cadi...» e infatti coloro che invocano la Madonna di Valdibrana con lo slancio del cuore ricevono il suo soccorso.
Secondo la tradizione, mentre si scavavano i fondamenti dell′Oratorio, un povero cieco che passava di lì, sentito che in quel luogo era stata ritrovata la veneranda immagine, si prostrò a terra e dopo aver pregato ardentemente Maria, recuperò immediatamente la vista.
Questo fu il primo di una lunga serie di miracoli che tuttora continuano a verificarsi in questo santo luogo, allorché i devoti della Vergine Maria, ricorrono con sentita fede a Lei, madre generosa che non smette mai di testimoniare il suo grande amore per i figli afflitti.
(Roberta Franchi)

LA PREGHIERA

La Preghiera di Mons. Mansueto Bianchi

MADONNA DI VALDIBRANA, Vergine delle Grazie
con tre umili segni venisti tra noi,
su questo lembo di terra, come madre del nostro cammino:
tu riconducesti alla pastorella la pecora che s′era smarrita,
riconduci anche noi dalla lontananza e dallo smarrimento dei nostri peccati, al
perdono e all′abbraccio di Cristo, nostro buon pastore.
Tu chiedesti che fosse liberata dal soffocamento dei pruni e degli sterpi la tua immagine, benedetta nei secoli,
aiuta ogni cristiano a riscoprire e ricostruire nella propria vita l′immagine di Figlio di Dio e fratello degli altri, nell′unità della Chiesa.
Tu donasti la vista ad un cieco viandante che t′implorava,
non permettere che rimaniamo ciechi nell′anima,
aprici gli occhi del cuore, dona luce allo spirito per creare
con passione il volto del Signore nella preghiera
e riconoscere i segni della sua vicinanza al nostro faticoso cammino.

Madonna di Valdibrana, tu che hai figura di umile donna
e raccogli in te la fatica e la pena di ogni giorno,
non farci mancare mai l′esperienza delle tue grazie,
la tua materna risposta al nostro chiedere
l′esaudimento di questa nostra preghiera.

Santa Maria di Valdibrana, donna del popolo,
nostra Signora dei giorni qualunque,
non cessare mai di donare Gesù, il frutto benedetto del tuo seno.
O Clemente o Pia, o dolce Vergine Maria!
(Preghiera composta da Mons. Mansueto Bianchi già Vescovo di Pistoia. Lucca, 4/11/1949 - Roma, 3/8/2016)

Attività della Parrocchia

Animazione Liturgica
Preparazione per la messa e accoglienza dei pellegrini
Animazione della Parola di Dio
Meditazione settimanale del Vangelo domenicale
Catechismo
Cura pastorale dei bambini e delle famiglie
Percorsi di Fede
Promozione di percorsi di fede legati alla spiritualità mariana
ORARI SANTE MESSE
SANTUARIO: Dal martedì al sabato ore 18. Domenica ore 11 e ore 18
CELEBRAZIONE DEL SANTO ROSARIO PRESSO IL SANTUARIO: Dal martedì al domenica ore 17,15

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Via di Valdibrana, 110 - Località Valdibrana
51100 - Pistoia (PT)
Tel: 0573 48729
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